L'artista - Carla Freddi

Dotata di capacità e sensibilità artistiche, continua la ricerca della linea inafferrabile, fortemente desiderata e già tracciata in Orizzonti: occhi attenti e cuore aperto alla ricerca del "sentire al femminile".

Il percorso dell'artista si sviluppa secondo tematiche d'elezione: l'amore per la natura, che non finisce mai d'ispirarla ed emozionarla, la vita quotidiana nella famiglia così coinvolgente, la passione, la maternità, il sociale, il lavoro e i viaggi.

L'artista dialoga con i colori, che si lasciano catturate dal tratto vigoroso: escono di getto dal suo cuore, penetrano nella tela intesa come spazio infinito.
I colori sono l'espressione del linguaggio della pittrice, la cui tavolozza ne è ricca: tinta dense, sfumate, trasparenti, diluite fino all'acquosità. La tecnica usata è l'olio.

Le armonie cromatiche, che contraddistinguono i quadri di Carla Freddi, si fondono sia con le linee geometriche sia con le forme evanescenti; le gradazioni tonali sottolineano le forme, che escono spontanee a rappresentare il vissuto dell'artista.

Le pennellate, più che una forma,seguono un'idea, un andamento emozionale che non fa riferimento a sagome reali. Il concetto astratto trova la sua ragione in queste esecuzioni: la realtà soggettiva dell'artista si mostra al visitatore suggerendogli momenti di riflessione personale. Il colore è il protagonista della scena con la sua realtà espressiva, ora molto rumorosa ora capace di estrapolare suoni leggeri o argentini melodie circolari, pause e altro. Lo spazio è gestito con sicurezza. Una linea ricorrente suggerisce una "filosofia di vita", che invita a guardare in avanti verso la magia di un orizzonte bianco, che è la sintesi di tutti i pigmenti della luce, possibile sinonimo di pausa, silenzio e speranza.

In alcuni dipinti, la sovrapposizione dei colori crea movimento e plasticità; per Carla, la pittura à il canale che le permette di portare un contributo personale di poesia e di bellezza in questa vita, è la modalità che l'aiuta a superare i momenti difficili e a spiegare con l'arte la sua "arte di vivere".





Prof.ssa Isabella Bianchini

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Critica Prof. Gianluigi Guarneri,

I dipinti di Carla Freddi riflettono e traducono in pittura le raffinate parole che l’artista trasferisce nelle sue poesie. Carla coglie dall’intimo sentire le straordinarie suggestioni che solo gli “Orizzonti”, limiti impercettibili e sensoriali di due entità, geografiche o dell’anima, sanno donare alla realtà. Carla Freddi trasferisce sulla tela l'intimo stato emozionale del suo sentire, creando un’inedita valenza percettiva delle tonalità. Strabilianti atmosfere cromatiche appaiono come evocati sussurri che sferzano i limiti della materia oltre la vibratile caducità del tempo. Intrecci e stratificazioni tonali esaltano la soggettività delle opere, presagio sensibile di altre varianti o ipotesi. Una sensazione di fluidità e rigenerazione crea spirali di spiritualità che emergono dalle diverse opere e appaiono come distinti accadimenti del vissuto o del percepito fra miriadi di emozioni tensive e vibratili. In questo turbinio di evoluzioni, di sequenze nascono i dipinti di Carla Freddi sublimano in tenere emozioni. L’artista si lascia condurre dalla sua intuizione verso gli “Orizzonti” sensibili della vita, dal primo istante, nella luce che illumina la nascita fino al crepuscolo. Il senso dell’Amore atmosferico e cosmico è sempre presente come un fluido universale. Amore per le emozioni che profumano di colore Amore per il silenzio interiore Amore per il colore che divampa e accoglie. Il percorso dell'Amore nei dipinti di Carla si evolve fra l'osservazione degli elementi e degli eventi naturali: Sole, Luna; Terra, Inverno Estate, Primavera Autunno. L’orizzonte rappresenta la Luce, il desiderio di voler superare il dolore nella certezza dell’Amore. Carla Freddi dialoga con i colori che escono dal suo cuore diffondendosi sulla tela, intesa come spazio infinito. La ricchezza ideativa di Carla genera una ricerca di verità supreme, sublima da una morbidezza cromatica iniziale a estroflessioni tonali del tutto inedite alle quali affida la sua particolare e intensa sensibilità. Ogni opera diviene lo specchio di profondità interiori tese, con forza, verso la luce, che sfiorano un oceano di sentimenti, a volte burrascoso a causa degli eterni contrasti, a volte tranquillo e in equilibrio con l’universo. I ricordi, a volte presenti e indelebili, sembrano svanire nella luce di un tramonto o rinascere in un’alba rigenerativa. Cieli stagionali creati con astratta incisività e un’efficace valenza cromatica si infiammano ad entusiasmi estivi per poi assumere un’aura decadente, generata da paure e smarrimenti cosmici, dove la forma si smaterializza in superfici quasi monocrome che si accendono in sconfinate variazioni tonali. Pur muovendosi nell’ambito informale, Carla non realizza mai opere totalmente astratte. I suoi dipinti sono percorsi intellettuali espressi con il colore e le parole delle sue evocative poesie. La speranza, sempre presente nella pittura di Carla Freddi, nasce dalla sua poesia interiore, si dirama nello spazio, vince immacolata le tenebre, rincorre colori brillanti che cercano una nuova e inedita Luce.

Prof. Gianluigi Guarneri



Jelmoni Studio Gallery, Piacenza

I quadri informali di Carla Freddi, sono la negazione di una conoscenza razionale della realta', ossia diventano la rappresentazione di un universo caotico in cui non e' possibile porre alcun ordine razionale. In tal modo l'esperienza artistica di Carla Freddi diventa solo testimonianza dell'essere e dell'agire. E in cio' si lega molto profondamente alle filosofie esistenzialistiche. In queste ricerche la forma, benche' non del tutto assente, tende a trasformarsi in 'segno', cioe' in un elemento grafico di riconoscibilita' formale ma non contenutistica. Inaugurazione sabato 30 maggio alle 18.

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Critica all'artista del prof. Guarnieri

Carla Freddi trasferisce sulla tela l'intimo stato emozionale del suo sentire, creando una inedita valenza percettiva delle tonalità. Strabiglianti atmosfere cromatiche appaiono come evocati sussurri che sferzano i limiti della materia, annunciando l'alba di una nuova era, oltre la vibratile caducità del tempo.

Prof.Gianluigi Guarneri



Collettiva mail art 2016 a Cremona







Critica...mente : rubrica a cura del Dott. Luca Franzil

"I colori dell'arte"

Il colore è una delle componenti essenziali nella creazione artistica. La luce è essa stessa figlia dei colori e, grazie a lei, noi tutti possiamo vedere e percepire chiaramente la ricchezza e complessità dell'esistente. La riproduzione su mezzi fisici dell'Idea artistica richiede - giocoforza - la componente cromatica; alcuni pittori hanno fatto dell'utilizzo del colore il loro marchio di fabbrica (da Tiziano a Rubens, da Matisse a Pollock) ed ora ecco qui una piccola rappresentanza di artisti contemporanei che hanno fornito la loro personale chiave interpretativa del tema. Un colore passionale, forte, deciso, che richiama gli elementi naturali con schietta energia, questa la visione di Beate Rüsch; dipinti in cui la componente coloristica costituisce la totalità del volume e invita l'osservatore ad immergersi nel suo mondo. Un'interpretazione totalmente originale è quella di Giorgio Suppo, autore di rappresentazioni figlie della scomposizione del reale in cui - pezzo per pezzo, tinta per tinta - emerge dalla quinta di fondo qualcosa di evocativo e suggestivo. Incontri, scontri, assonanze e dissonanze cromatiche sono percepibili nelle opere di Marco Feci: il colore assume una consistenza volumetrica e si dispone sul supporto quasi con tracotanza, pronto a rivendicare la sua predominanza. Anche l'immobilità di un millesimo di secondo può racchiudere migliaia di colori differenti che vanno a definire un'immagine, eternare l'inneffabilità dell'istante è la mission dei "Mondi allo specchio" di Birgitt Wolny, operazione pienamente riuscita grazie all'utilizzo sapiente di tecnica e cromatismo. Pure il digitale non si sottrae al magico tocco del colore, ne sa qualcosa Alexander Heinz il quale crea, dopo lunghe meditazioni, dei lavori che vivono nel colore e nei suoi abili contrasti: aranci carichi, blu intensi, sagome complesse che sembrano librarsi in volo o galleggiare, perfetta sintesi di freddezza cibernetica e calore dell'animo. Ma non vi sono solo tinte pure e squillanti o giochi di contrasti, si può anche affrontare il tema utilizzando solo quattro colori: Ninette Mathiessen con bianco, nero (checché se ne dica io li considero colori!), argento e oro rappresenta il mondo ittico con gradevolissima sinteticità, dando alle sue creazioni una monumentale modernità figlia di un gusto che guarda decisamente in avanti. Colore come spunto e supporto per una lettura che mira alla profondità, altra variazione sul tema adottata - in questo caso specifico - da Reiner Langer: i collages alternano il piano principale in bianco e nero con l'inserimento di elementi vegetali o animali colorati, proprio loro dovrebbero fungere da chiave interpretativa supplementare in grado di sciogliere l'enigma che si cela dietro ai titoli sibillini.

In estrema sintesi, l'Arte non sarebbe concepibile senza il colore. Ma proprio l'Arte - in quanto attività umana totalmente libera e non ascrivibile alle "scienze esatte" - fornisce un amplissimo spettro di libere interpretazioni dell'utilizzo e concezione del colore. Una serie di esempi è stata qui sopra suggerita, sta poi alla curiosità del libero osservatore venirla ad ammirare.

Dott. Luca Franzil



Le Referenze